Lo studio nasce per dare uno strumento in più per una valutazione delle perdite post partum ed evitare complicanze e morti post partum per shock ipovolemico.
Una stima più o meno accurata da parte degli operatori consente di determinare la gravità e la priorità degli interventi da attuare e se una tabella così potrebbe far pensare che in fondo siamo tutti capaci di farla, non è così.
L'analisi dei dati sulla stima fatta sui diversi professionisti mostra una diversità di opinioni, dal confronto delle previsioni dei vari gruppi professionali infermiere, ostetrica, anestesista viene rilevata una discrepanza impressionante e una sottostima di determinati presidi come indicatore del volume di sangue perso.
L'articolo da cui è tratta l'immagine "Improving the accuracy of estimated blood loss at obstetric haemorrhage using clinical reconstructions" P Bose, Regan and S Paterson-Brown, riporta oltre all'immagine anche anche la tabela dove sono riportati dati più precisi, articolo del 2006 oggi liberamente accessibile (LINK).
La traduzione con google è molto grossolana ma consente di capire di cosa si parla e recepirne l'importanza.
L'immagine è veramente esaustiva e potrebbe essere utile in diversi contesti, fra questi c'è sicuramente il PS, quando giunge una persona con perdite ematiche ed è necessario stimare ad occhio la quantità persa una tabella pronta è di aiuto.
Nello specifico la tabella è stata creata per la valutazione delle perdite ematiche da parto naturale,
che se sottostimate possono lasciare la paziente a rischio di shock ipovolemico.
Sulla sottostima delle perdite ematiche interessante il documento ministeriale del 2007 (LINK).