I parametri vitali esprimono, rappresentano, la funzionalità dell'organismo, la rilevazione dei parametri vitali viene effettuata per diversi motivi, controlli ordinari siano essi di prevenzione che monitoraggio clinico, ma anche in caso di urgenza/emergenza.
Quanti sono i parametri vitali?
Wikipedia ne definisce 8: Pressione arteriosa, Polso, Frequenza respiratoria, Temperatura corporea, Ossigenazione sanguigna, Stato di coscienza, Colore della cute, Dolore.
Una volta rilevato un dato la bibliografia, i libri, ci danno dei valori range che definiamo nella norma, ma il concetto che un valore entro un range nella norma è sempre sicuro non è esatto.
Se abbiamo un parametro nella norma possiamo dire se il nostro assistito sta bene?
Chiaramente no, possiamo avere un parametro che è entro i limite della norma ed essere in una condizione patologia, oppure, avere un parametro che è alterato , ma essere nei range ottimali per quella condizione fisiopatologica.
Un elenco esaustivo delle diverse situazioni cliniche sarebbe molto bello e utile per una questione di condivisione delle esperienze.
La pressione arteriosa
130/70 è una pressione accettabile, in condizioni normali, ma se abbiamo un paziente ricoverato non è in condizioni normali.
130/70 per un paziente sottoposto a lipofilling è un valore limite se aumenta va abbassata, un paziente nefropatico abituato a valori più bassi può informarti che rischia l'edema polmonare e gli va abbassata la pressione.
Una pressione 80/40 fa star male tutti, ma nel post dialisi può essere normale vedere dei valori così bassi.
L'alterazione della pressione verso l'alto si può manifestare con una cefalea oppure verso il basso con capogiri e difficoltà a restare in piedi, quando l'alterazione ha una manifestazione clinica siamo sicuramente davanti ad un valore anomalo per quella persona e va verificato.
Il polso
La frequenza cardiaca (FC) i battiti al minuto a 40-50 o a 100 qual'è quello giusto?
Per tanti è 80, ma questo non vuol dire che possiamo avere come ricoverato uno sportivo che di base a 44, oppure uno ansioso che di base a 100 ed in entrambi i casi vediamo che stanno bene.
Un polso a 44-50 battiti però lo possiamo avere in una persona che di solito a un 80 e sta collassando, per stimoli vagali.
Un polso a 100, potrebbe essere anche il segnale di un aumento della temperatura corporea, ma dobbiamo sapere se il paziente aveva di base un FC a 80, oppure per toglierci il dubbio gli misuriamo anche la temperatura.
Quando abbiamo una FC media misurata a 80, questo non vuol dire che il paziente stia bene, dato che il polso potrebbe essere aritmico, in questo caso le misurazioni elettroniche potrebbero non essere attendibili o restituire un valore che cambia frequentemente.
La frequenza respiratoria
Un parametro il cui monitoraggio continuo nella maggioranza dei reparti è in disuso, forse il motivo è che un alterazione della frequenza indica un parametro che richiede una valutazione immediata.
Il rumore del respiro se è diffuso o localizzato ci da un informazione aggiuntiva ma l'alterazione del respiro richiede sempre la massima attenzione.
Temperatura corporea
Una TC 37.2 è nella norma?
Dipende, dove la si misura e con cosa.
Il corpo umano a sedi a temperatura diversa, i mirsuratori elettronici a volte fanno correzioni in automatico è necessario leggere le istruzioni.
Il rialzo febbrile che più preoccupa è quello con brivido scuotente, perchè tantissimo disagio al paziente e agitazione nei familiari.
L'ossigenazione sanguigna
La misuriamo con sensori ad infrarossi (la luce rossa è solo per far vedere che sono accesi) ed abbiamo la SpO2 un valore che è espresso in percentuale e quindi il massimo è 100.
L'apparecchiatura ha uno scarto di misurazione del +/- 2% questo vuol dire che un 96-98 è ottimo, l'SpO2 può variare in soggetti con problemi respiratori, quando fanno un piccolo sforzo può ridursi drasticamente.
Per capire quando una variazione di SpO2 sia espressione di una modifica della funzionalità normale, basta collegare il pulsossimetro al proprio dito e fare un apnea, il valore dovrebbe restare immutato, quindi quando state diventando viola riprendete a respirare.
Per capire come può essere ingannata la rilevazione della SpO2 mettetelo al dito di una persona che sta fumando, vedrete che il valore va a 100%... dai, non perchè chi fuma ha un ossigenazione perfetta ma perchè nel fumo c'è il monossido di carbonio che si lega benissimo all'emoglobina e quindi viene rilevata dallo strumento che ci restituisce una somma.
SpO2 a riposo in AA 94% il paziente riferisce che appena si mette eretto a capogiri, rileviamo la saturazione nella posizione eretta e valutiamolo in piedi.
Colore della cute
Lo riportiamo in molte occasioni, spesso nelle lesioni cutanee, dato che se abbiamo una cute poco irrorata sappiamo che ci saranno problemi di cicatrizzazione.
Il colorito cutaneo può essere anche un segnale per attivarsi in urgenza/emergenza, se il paziente è improvvisamente cianotico.
Il dolore
Il dolore è un parametro poco considerato, vero che in Italia si usa la scala VAS e qualcosa scriviamo, ma nella qualità della vità del paziente in ospedale è molto importante capire la percezione del dolore del nostro assistito non la sola misurazione.
Il paziente che fa la protesi di ginocchio, il giorno dell'intervento riferisce un dolore incoercibile e gli antidolorifici non hanno effetto, gli abbiamo dato di tutto e ha il perinervoso al massimo, proviamo a farci venire un dubbio e facciamo dei controlli, perinervoso funziona bene? la medicazione è troppo stretta? per esclusione possono essere due eelementi da mettere a posto.
Il paziente operato da giorni di protesi di ginocchio, non vuole antidolorifici, sta bene, è a letto tranquillo, scala VAS 0, benissimo, però possiamo aggiungere un ulteriore domanda del tipo, "e se deve piegare il ginocchio?" direi VAS 9, quindi come farà la fisioterapia quel paziente? non ascolterà, avrà una postura viziata, e potrebbe anche collassare dal dolore. I pazienti peggiori sono quelli che si lamentano troppo e quelli che non lamentano mai dolore.
Il dolore più difficile da gestire è quello che si associa alla paura, il dolore al petto delle 5 di mattina, uno alla settimana, spesso causato da problemi di gastrite esofagite che sono controllati a casa con piccoli pasti fuori orario, cosa che in ospedale non ci sono.
Dolore epigastrico acuto che sembra toracico lascia e deve lasciare sempre il dubbio, ma se si risolve con un biscotto il dubbio è risolto.
Ma ribadisco va preso sul serio, perchè possono capitare fibrillazioni ventricolari o ischemie cardiache che simulano problemi epigastrici.
I parametri vitali normali o alterati sono spesso collegati fra loro, trovare questi collegamenti ci consente di dare un assistenza più mirata e tempestiva, ad esempio:
-Termometro timpanico restituisce un 36.5, ma il paziente ha una leggera tachipnea, rossore alle guance e cute calda.
Si ricontrolla l'orecchio se non c'è cerume e si riprova la TC.
-Termometro timpanico, TC 37.4, paziente con rumori respiratori localizzati ad un lobo, tosse con secrezioni, si chiede una valutazione medica subito.
-paziente operato AAII, presenta dolore importante che non si riduce con i farmaci, gamba con bendaggio, verifichiamo la temperatura delle dita dei piedi, se sono fredde si chiede per lo sbendaggio (chiedere è d'obbligo a seconda dell'intervento).
I parametri vitali sono vitali per un assistenza adeguata al singolo e se ne dovrebbe parlare di più.