La formazione di un fecaloma è il segnale di un problema intestinale molto serio, se non viene risolto può portare anche a un intervento chirurgico. Spesso nelle fasi iniziali viene anche chiamato "tappo di feci".
La rimozione manuale dev'essere seguita da scelte e valutazioni mirate per risolvere i problemi di stipsi.
Quali fattori portano alla formazione di un fecaloma?
Le cause principali possono essere di tre tipi:
- problemi di abitudini alimentari
- problemi organici
- malattie
Le cattive abitudini di vita e alimentari come: uno scarso apporto di fibre, pasti non regolari, vita sedentaria, scarso consumo di acqua.. possono portare alla stipsi.
In seguito, è sufficiente ritardare qualche giorno che le feci diventano dure e difficili da evacuare; con il passare dei giorni il fecaloma aumenta di dimensione.
L'intestino è un organo con un innervazione autonoma e i problemi che portano ad un intestino pigro o a una riduzione della motilità, spesso dovuta all'età, possono favorire la stipsi e la formazione di fecalomi.
Le malattie o le condizioni patologiche che possono portare alle condizioni favorenti la formazione di fecalomi sono molte alcune di queste sono sicuramente:
- la febbre che aumenta la disidratazione,
- l'allettamento che favorisce la stasi sanguigna e tutte quelle malattie che portano all'incapacità di un ponzamento efficace.
Il fecaloma è pericoloso, quali sono i sintomi?
Il fecaloma si comporta come una massa che ostruisce l'intestino, può portare a dolori, distensione e gonfiore addominale; a volte provoca fuoriuscita di muco che viene scambiata per diarrea ma in realtà è una pseudodiarrea.
La prima scelta spesso è l'uso di lassativi, molti hanno l'usanza di comprarsi e gestirsi in autonomia lassativi, ma prendere dei prodotti a caso potrebbe portare ad un peggioramento della sintomatologia.
La pseudodiarrea o diarrea paradossa è un emissione di muco frequente dovuta all'irritazione del colon che produce muco per espellere il fecaloma, il paziente che si trova ancora in una fase asintomatica per i dolori addominali, è propenso a chiedere farmaci per bloccare la diarrea e il risultato è l'aumento del fecaloma che può raggiungere dimensioni notevoli.
La rimozione del fecaloma avviene in progressione: prima di tutto si usano lassativi, poi i clisteri e infine, la rimozione manuale.
La sequenza è necessaria per attuare prima la procedura meno invasiva ed essere rispettosi della persona. La rimozione è effettuata in ambiente ospedaliero quando sono presenti altre patologie quindi il paziente é in condizione di fragilità o quando c'è la possibilità di un aggravamento.
Il lassativo utilizzato più spesso è quello di tipo osmotico, molto forte e richiede un idratazione abbondante, se inefficace si procede con la fase successiva.
Le perette o sorbiclis sono di piccolo volume e stimolano l'ampolla rettale, se non sono sufficienti si aumenta il volume con clisteri di 1-2 litri a bassa pressione così che il liquido entri nel colon ammorbidendo il fecaloma.
L'ultima fase è la rimozione manuale, su youtube ci sono due video su un manichino (LINK1) e (LINK2) a questi vi aggiungerei alcune valutazioni preliminari del tipo:
- Quanto è informato il paziente?
- Cosa sa di quello che stiamo per fare, è una manovra che suo malgrado accetta o la rifiuta?
- Il paziente comprende l'importanza o dobbiamo informarlo meglio con parole più semplici?
- Il paziente è collaborante?
- La mobilità e il tono muscolare del paziente come sono?
- Dovrà evacuare a letto o potrà completare l'evacuazione in bagno in autonomia?
- Il paziente ha già fatto altri tentativi? La rimozione del fecaloma difficilmente inizia dalla tecnica manuale ma prima c'è stata la somministrazione di lassativi, perette o clisteri.
- Il paziente è addolorato? L'addome può diventare dolente per uno spasmo del colon oppure per la presenza di abbondante meteorismo.
- Il paziente ha delle comorbilità? La presenza di altre malattie può richiedere una maggiore delicatezza nella manovra che comporta la rinuncia al primo segno di complicanze.
- Quali DPI usare? Sicuramente i guanti, ne consiglio 3 nella mano che esegue l'esplorazione e 2 nell'altra, inoltre almeno un camice monouso se il paziente ha già assunto lassativi.
L'esplorazione rettale e la rimozione del fecaloma
Il paziente è posizionato a letto sul fianco sinistro con la porzione perianale esposta.
La mano che esegue l'esplorazione ha 3 guanti, il motivo è che la procedura si può prolungare e quindi se è necessario muoversi dalla procedura, possiamo rimuovere un guanto per mano ed essere un poco più puliti.
Come nei video sul manichino (LINK1) e (LINK2) il paziente è posizionato di lato, il gel lubrificante sul dito esploratore e la superficie del polpastrello entra scivolando sulla superficie interna verificando l'assenza di masse che possono essere emorroidi, tumori o lacerazioni della superficie come ragadi, molto dolorose.
La valutazione con il dito esploratore in realtà è semplicissima perchè la superficie deve essere morbida e continua, se ci sono dei problemi chiedere il supporto del medico, perché una ragade è dolorosa e serve un antidolorifico oppure se è presente un'emorroide valutare se il paziente fa terapia anticoagulante.
Il paziente è sul fianco sinistro, l'ampolla rettale non presenta problemi e risulta piena da una massa unica di feci, la si rompe con il dito e nel frattempo con la mano sinistra si tocca l'addome e si chiede al paziente di spingere con la pancia contro la mano così da far aumentare leggermente la pressione di spinta.
Il paziente è posto sul lato sinistro, se vediamo che inizia l'evacuazione si posiziona una padella per completare l'evacuazione.
Il materiale è decisamente maleodorante, quindi è necessario avere subito un sacchetto o un contenitore da poter chiudere ermeticamente.
Quando la rimozione di un fecaloma non va a buon fine?
La presenza di un fecaloma può essere rilevato dalla clinica, sulla base della visita medica oppure da un'ecografia o da una TAC, ma se gli esami rilevano una massa alta che è rimasta tale malgrado i lassativi e i clisteri e durante l'esplorazione il dito si trova in un'ampolla vuota piena di aria o liquido prodotto dal colon per reazione alla massa fecale.
In questo caso l'addome potrebbe diventare teso e gonfio con una caratteristica tensione superficiale fino ad arrivare alla situazione di addome sub acuto che precede l'intervento chirurgico.
I farmaci possono dare un beneficio sui dolori addominali come anche il lasciare in sede una sonda rettale per rimuovere il liquido e l'aria che si formano. L'evoluzione verso la risoluzione sarà più lenta.
Quando la rimozione del fecaloma va a buon fine?
Il pericolo immediato è scongiurato però è necessaria un'educazione alimentare per favorire l'idratazione e l'assunzione di cibi ricchi di fibre cercando di non abituarsi ai lassativi.
Approfondimenti:
Immagine radiologica del fecaloma tratta da wikipedia By Di Saverio S, Tugnoli G, Orlandi PE, Casali M, Catena F, et al. - PLoS Medicine, http://www.plosmedicine.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pmed.1000092, CC BY 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15335802
Immagine in alto tratta da www.pixabay.com
