Le voci degli infermieri durante la presentazione dei recruiter che spiegano cosa comporterà lavorare in Germania, raccontano uno spaccato della realtà lavorativa dell'infermiere italiano.
Qual'è la situazione lavorativa e cosa ci si aspetta dall'emigrare all'estero, motivazioni che sembrano tutte molto simili e giustificate.
La scelta di lavorare all'estero non deve basarsi sui racconti altrui, ma basarsi sul proprio vissuto personale e sulla voglia di riscatto e crescita.
Riscatto per l'infermiere che vuole passare da una situazione lavorativa dove si viene pagati 10 euro/ora lordi con p.iva o dipendente ad un lavoro retribuito dai 1600 euro netti a salire.
La voglia di un riscatto lavorativo non interessa solo al giovane ma anche agli over 50.
Il lavoro a tempo indeterminato è un punto di partenza per costruire il proprio futuro, la realtà italiana è molto diversificata, il privato ha delle situazioni di rispetto e di correttezza ma anche situazioni al limite che fanno esasperare tantissimi infermieri.
In tanti vincono i concorsi ma tanti restano esclusi perchè la preparazione del concorso richiede tempo e caostanza a volte anni, preparazione che è difficile da realizzare una volta che si inizia a lavorare. Una volta che si è preparati per i concorsi si entra in graduatoria e molti infermieri sono in più graduatorie.
Non scherzo.
Ho conosciuto coppie che si spostavano a seconda del concorso vinto per poter lavorare in ospedali vicini.
La crisi del lavoro degli infermieri è iniziata da un decennio e non è governata è stata accettata da tutti e basta, risultato una professione che vale pochi euro/ora.
Lavorare in Germania non è la sola opportunità ma una delle tante.