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- Categoria: Assistenza infermieristica, tecnologie
La gestione degli accessi venosi periferici ha avuto una modifica nella linea guida del CDC di Atlanta del 2011. L'attenzione agli accessi vascolari ha ricevuto un forte input con la linea guida del 2002 che dava un limite temporale ben preciso di 72-96 ore per un cambio routinario, oggi dopo 9 anni ha modificato questa posizione ma ha lasciato molti dubbi.
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Il prelievo venoso è una delle tecniche apparentemente più semplici che facciamo, in realtà la sua complessità è nascosta dalla concentrazione e dalla rapidità dell'operatore, c'è un innescarsi di dinamiche tecnico relazionali.
Non voglio entrare nel dettaglio di procedure compilative, ma propongo una breve riflessione su cosa fa un infermiere durante un prelievo venoso.
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Sbagliare una vena può creare un disagio importante nel nostro assistito e inoltre richiede di ripetere la procedura e quindi un interruzione dell'attività con ripetizione di tutta la procedura.
Un infermiere può sbagliare un accesso venoso per molti motivi, alcuni sono:
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L'ago cannula Nexiva ha la presa simile ad un butterfly ma l'ultima evoluzione ha in sè tutti i principi di sicurezza di un ago cannula evoluta, unendo la praticità nel posizionamento e il confort per il paziente.
Le ago cannule sono posizionate dagli infermieri da almeno 30 anni ed hanno reso più sicura la terapia infusionale ma assieme ad essa hanno aperto la strada a nuove necessità.
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I video realizzati a scopo didatico dal corso di infermieristica dell'ospedale Miulli di Acquavivia delle Fonti. I video mostrano i passaggi sapienti delle tecniche infermieristiche effettuate su manichino.
Le condizioni di simulazione sono una ricostruzione non sono presenti casi veri, ma i video danno molto bene l'idea del da farsi.
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Il catetere vescicale è un tubo di materiale biocompatibile che ha la punta in vescica per consentire il deflusso e il passaggio di soluzioni come l'urina, il sangue o i farmaci; i cateteri sono di diverse forme e dimensioni. Il più utilizzato è il catetere con la punta foley che presento nelle foto qui sotto.
Il modello fotografato è un classico catetere vescicale in lattice ricoperto di silicone.
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La ginnastica vescicale nel paziente portatore di catetere vescicale non si deve fare, ma qual'è il motivo?
Lo dicono le linee guida, ma davanti ad una prescrizione del medico, non riuscendo a motivare il rifiuto in modo scientifico, si cede e si fa lo stesso. L'infermiere che cerca una motivazione con un "lo dicono le linee guida" senza sapere perchè è come quando il collega dice "si fa così è basta". Eppure le ragioni sono molto semplici e possono evitare complicanze gravi.
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