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STEMI

Dettagli
Scritto da Super User
Categoria: Cardiologia
Pubblicato: 14 Settembre 2012

La diagnosi precoce, pre-ospedaliera dello STEMI (ST Elevation Myocardial Infartion) allo scopo di indirizzare prima possibile il paziente verso il più vicino ospedale che possa sottoporlo a PCI primaria (angioplastica coronarica immediata) è un problema che coinvolge giornalmente il sistema sanitario di ogni paese del mondo.

In USA è stato recentemente condotto uno studio (pubblicato sulla prestigiosa rivista Am Heart J 2012;164:201-206) che ha dimostrato come il triage dei pazienti idonei e la gestione dei casi possano essere eseguiti anche da infermieri senza particolare preparazione ed esperienza (advanced care taining) in questo campo della medicina e della cardiologia in particolare.

L’elemento più importante per la riuscita dell’operazione è il riconoscimento precoce dell’infarto acuto di tipo STEMI.

Spesso è l’infermiere il primo a vedere il tracciato quindi se è in grado di riconoscere l’onda dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST, si supera il primo ed il più importante degli anelli della sopravvivenza di questi pazienti.

Ne segue il secondo elemento cruciale, la possibilità di raggiungere il centro medico più vicino ed adatto ad eseguire la PCI in meno di un’ora dal contatto con il paziente e la diagnosi di STEMI.

Sottoporre con ritardo un paziente alla PCI primaria ne aumenta la mortalità, infatti è noto che l’aumento del “first medical contact to first balloon inflation” (il tempo trascorso tra il primo contatto con un sanitario ed il momento del inflazione del pallone intracoronarico) è direttamente correlato con la mortalità di questi pazienti.

La riduzione della mortalità dovuta ad  infarto acuto del miocardio di tipo STEMI diventa un elemento correlato alla preparazione degli infermieri e dovrebbe essere inserito nei programmi formativi.

Realizzare un corso per il riconoscimento precoce dello STEMI è semplice e se inserito nella pianificazione annuale della formazione aziendale consente una diffusione capillare ed efficace.

Ma una domanda, come infermiere ti ritieni adeguatamente formato?

Dott. Vladimir Guluta

cardiologo presso Maria Cecilia Hospital

Cotignola (RA)

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