La rivista scientifica Nature ha pubblicato un articolo riguardante l'effetto dello iodopovidone (PVP-I) nell'attivazione dei fattori di crescita che favorirscono la guarigione delle ferite. Nature.com è fra le più prestigiose riviste scientifiche al mondo con un impact factor superiore a 44.000.
La notizia apre nuove possibilità di applicazioni nella detersione delle lesioni e ferite come anche spazio per studi clinici che hanno una base su principi scientifici e non solo statistici.
Lo iodopovidone (PVP-I) o polivinilpirrolidone iodio è utilizzato in ambito ospedaliero alla concentrazione del 10% per la disinfezione della cute integra, il disinfettante è in commercio da oltre 60 anni, Wikipedia riporta:
Lo iodopovidone (PVP-I) è un complesso ottenuto dalla combinazione del polimero polivinilpirrolidone (PVP) con lo iodio sotto forma di ioni triioduro. Il PVP fu scoperto da Walter Ripper e brevettato nel 1939. Combinato con lo iodio a formare lo iodopovidone, fu invece scoperto dalla Industrial Toxicology Laboratories di Filadelfia da H. A. Shelanski e M. V. Shelanski commercializzandolo a partire dal 1955 diventando ben presto uno dei disinfettanti a base di iodio più utilizzato al mondo.
Il disinfettante cutaneo ideale deve avere delle proprietà ben precise, ad esempio:
anti-microbiche,
non ledere i tessuti sani,
non causare allergie,
promozione della guarigione delle ferita.
Il PVP-I è usato frequentemente al 10% per la sterilizzazione della cute preoperatoria, il suo utilizzo è uscito dal contesto della sala operatoria, ha avuto ampia diffusione ed ha lasciato seri dubbi che ci sia un efficacia nella promozione della guarigione delle ferite.
Il PVP-I è utilizzato nella chirurgia oftalmica e orale a concentrazioni del 5% e 1%, vista la delicatezza delle zone gli studi si sono concentrati nella valutazione di un'efficacia antimicrobica a concentrazioni più basse del 10% come il 5% e l'1% ed anche in combinazione con altri prodotti come disinfettanti o antibiotici.
La notizia che il PVP-I è efficace nella promozione della guarigione della ferita è molto interessante, l'articolo "Transforming growth factor β plays an important role in enhancing wound healing by topical application of Povidone-iodine" presenta uno studio che ha fatto un'analisi microscopica e molecolare su cellule di lesioni che sono in fase di crescita.
Lo studio nasce dalla necessità di comprendere perchè lo 0,5% di PVP-I può attenuare congestione, edema e dolore indotto da piaghe da decubito.
Le cellule trattate con PVP-I allo 0,5% hanno avuto dei benefici e se ne è potuto riconoscere l'efficacia rispetto al gruppo di controllo.
L'immagine è nel server proprietario Nature e potrebbe rimuoverla in ogni momento
l'articolo è gratuito (LINK)
L'articolo va letto con cura, il PVP-I viene usato per trattamenti locali delle ferite della pelle per prevenire l'infezione e idealmente migliorare la guarigione della ferita.
Lo studio ha dei limiti pratici?
Il fatto che i soggetti siano ratti e che le lesioni create siano artificiali può essere chiaramente un limite, l' ambiente dello studio è controllato mentre la vita reale è un ambiente multifattoriale molto diverso, anche se l'utilizzo di una soluzione di iodopovidone diluito in ferite settiche da diastasi o articolazioni è usato da tempo.
Punti di forza?
Le regole della natura seguono principi di chimica molecolare che sono gli stessi per tutte le cellule che chiamiamo principi scientifici o basi del nostro sapere, queste basi sono quelle che ci spiegano quei risultati che studi statistici randomizzati ci danno e ci restituiscono una direzione per un'applicazione efficace.
Sviluppi futuri?
Il PVP-I a concentrazione dello 0,5% potrebbe essere facilmente realizzato diluendo la soluzione al 10% e potrebbe dare impulso ad una serie di studi di efficacia, inoltre altri sviluppi potrebbero essere dati dalla possibilità di vedere in ospedale soluzioni disinfettanti pronte a concentrazione più bassa adatte anche alla detersione delle ferite aperte.
Il PVP-I diluito è già utilizzato nella detersione delle ferite infette o nelle cavità che hanno raccolte di siero come i sieromi o nella pleurodesi (per favorire l'adesione dei foglietti pleurici), la comprensione che stimola fattori cellulari può darci un'ulteriore direzione per arrivare a comprenderne i meccanismi dietro la sua efficacia.
Come infermieri e lavoratori della sanità ci si deve basare sulle migliori prove di efficacia ma a queste devono corrispondere dei risultati positivi, anche se non siamo certi del perchè e le risposte potrebbero arrivare dopo decenni.
Nota sugli autori dell'articolo:
-Li Wang, Nursing department of Operation theater, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China
-Wenhan Qin, Department of Anesthesiology, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China
-Yaying Zhou, Nursing department of Operation theater, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China-
-Bin Chen, Department of Anesthesiology, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China
-Xiaoqing Zhao, Nursing department of Operation theater, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China
-Hailin Zhao, Anaesthetics, Pain Medicine and Intensive Care, Department of Surgery and Cancer, Faculty of Medicine, Imperial College London, Chelsea & Westminster Campus, London, United Kingdom
-Emma Mi, Anaesthetics, Pain Medicine and Intensive Care, Department of Surgery and Cancer, Faculty of Medicine, Imperial College London, Chelsea & Westminster Campus, London, United Kingdom
-Ella Mi, Anaesthetics, Pain Medicine and Intensive Care, Department of Surgery and Cancer, Faculty of Medicine, Imperial College London, Chelsea & Westminster Campus, London, United Kingdom
-Qingmei Wang Nursing Department, General hospital of the Chinese People’s Liberation Army, 28 Fuxing Road, Beijing, 100853, China
-Jiaolin Ning Department of Anesthesiology, Southwest Hospital, Third Military Medical University, 29 Gaotanyan Road, Chongqing, 400038, China
Bibliografia:
Immagine ferita al ginocchio tratta da wikipedia, autore Mattes - Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6128950
Comparison Of The Efficacy Of 1%, 5% Or 10% Povidone-iodine (PVI) Irrigation In Combination With Levofloxacin 0.3% As Prophylaxis In Patients Undergoing Cataract Surgery (LINK)
Comparison of 5% povidone-iodine solution against 1% povidone-iodine solution in preoperative cataract surgery antisepsis: a prospective randomised double blind study (LINK)
Reconsideration of iodine in wound irrigation: the effects on Pseudomonas aeruginosa biofilm formation (LINK)
Consensus on Wound Antisepsis: Update 2018 (LINK)
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