• Home
    • Registrati
    • Login
    • Richiesta dati e cancellazione
    • Recupera nome utente
    • Recupera password
    • Contattami
    • Descrizione InfermieriAttivi.it
    • Sitemap
    • Cerca con Google
  • Infermieri
    • Infermieri: news e attualità
    • Alert
    • Successi ed esperienze
    • Libri e riviste online
    • Web
    • Shop infermieri:
    • Diventare infermieri
  • Studenti
    • Tesi
    • Patologie
  • Formazione
    • Corsi FAD Gratis
    • Corsi e congressi
    • FAD e-learning
    • Master infermieri
  • Lavoro
    • Concorsi e avvisi per infermieri
    • Lavoro consigli, pareri
    • Offerte lavoro
    • Libera professione
    • OSS
    • Annunci lavoro e mobilità
    • Concorsi Aziende Sanitarie
  • Normative
    • CCNL sanità privata
    • CCNL sanità pubblica
    • Infermieri normative
    • Sicurezza e tecnologie
    • Sentenze e leggi
  • Tecniche
    • Area critica
    • Cardiologia
    • Lesioni da Pressione
    • Procedure e protocolli
    • Ricerca infermieristica
    • Scale di valutazione
    • Tecnologie infermieristiche
  • Salute
    • In ospedale
    • Raccomandazioni
    • News Salute
    • Benessere
    • Prodotti e farmaci
  • Risorse
    • Quiz online per infermieri
      • Quiz concorsi
      • Quiz Laurea Magistrale
      • Quiz professioni sanitarie
      • AREA Concorsi
    • LG, procedure, protocolli
    • Link consigliati
    • Categorie News
    • Lista tags completa
    • Iscrizione Newsletter
    • Archivio Articoli
    • Newsletter inviate
  • Forum
 

Pubblicità

Parametri vitali, informazioni e coesistenza con quello che si vede

Dettagli
Scritto da Franco Ognibene
Categoria: News
Pubblicato: 22 Settembre 2015
  • Parametri vitali

Nel nostro lavoro rileviamo parametri vitali, chiediamo informazioni e poi molte volte il tutto si conclude con la trascrizione, ma il lavoro non dovrebbe finire lì.

Tanti dati e informazioni rilevati solo come elementi di routine potrebbero farci ridurre l'attenzione con il rischio che la nostra attenzione si riduca e non prestiamo più attenzione verso un dato non corrispondente a quanto abbiamo difronte, è possibile?

Forse con alcuni esempi mi spiego meglio.

L'esempio più eclatante è rilevare un SpO2 dell'84% e il paziente ti dice che sta bene, il dato rilevato però ci dice di indagare oltre anzi quasi ci sentiamo obbligati dentro.

Ma se capita il contrario, rileviamo un SpO2 al 98% il paziente ci dice che sta bene ma poi mentre respira si vede un certo affaticamento e si sente un rumore respiratorio, cosa facciamo si riporta il dato e andiamo avanti o si indaga e si va oltre il dato?

Oppure il termometro ci restituisce un 36,8 il paziente ci dice che ha un po mal di testa ma ha le guance arrossate, che facciamo scriviamo questo primo dato o ricontrolliamo per verificare che non ci sia un errore di rilevazione?

Questo terzo caso è più difficile perchè dovremmo capire che l'errore è insito nelle misurazioni e superare un senso di "ma ho sbagliato" mentre dovremmo ricordarci che una misurazione errata è sempre possibile.

L'esempio più eclatante è la misurazione del dolore, senza usare una scala di riferimento, possiamo chiedere, "ha male" e il paziente risponde con un secco e chiarissimo NO, eppure ha una postura e un viso contratto, quindi riportiamo il dato o indaghiamo cosa c'è che non va.

I dati le informazioni che rileviamo devono coesistere nel quadro clinico che osserviamo sul paziente anche senza "mettergli le mani assosso" semplicemente con quello che vediamo.

La nostra capacità di vedere oltre i dati che ci consente di dare l'allarme e attivare tutto il possibile quando si sta presentando una potenziale situazione critica.

Mi piacerebbe vedere scritti sotto nei box altri esempi che possono rendere l'idea di quanto sia importante un infermiere attento a quello che vede.

  • Articolo precedente: Ebola, gravissima la collega scozzese, una ricaduta Indietro
  • Articolo successivo: Ematomi cerebrali Avanti

Copyright ©2022 InfermieriAttivi.it


versione light - vedi sito originale

Questo sito utilizza i cookies, l'informativa estesa è al link