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Infermiere e libera professione

I 3 regimi fiscali per la libera professione infermieristica

Dettagli
Scritto da Franco Ognibene
Categoria: Libera professione, partita iva e ENPAPI
Pubblicato: 09 Dicembre 2016
  • Libera professione
  • fattura
  • partita iva
  • regimi fiscali

Chi si affaccia alla libera professione infermieristica potrebbe pensare ad un libero mercato dove tutti hanno le stesse regole, con l'approvazione della Legge di Stabilità 2017 abbiamo ancora in essere 3 regimi fiscali, ovvero 3 infermieri possono fare la stessa cosa allo stesso prezzo, ma avere un guadagno diverso.
Oppure proprio per le regole fiscali attuali possono fare 4 prezzi diversi per lo stesso lavoro, dove la concorrenza non è data dal fare il lavoro meglio ma da un ribasso del prezzo stesso.

Con la nuova legge di stabilità c'è stata una modifica nel regime forfettario, i regimi in essere saranno:

-regime ordinario, chiamato anche semplificato
-regime dei minimi 2015
-regime forfetario 2017,

 

 

 


Il regime ordinario non ha agevolazioni particolari e paga le tasse secondo le aliquote IRPEF deducendosi tutti i costi.

Il regime dei minimi per chi l'ha adottato aprendo la partita iva entro il 31 dicembre 2015, attivo da meno di 5 anni o non ha ancora compiuto 35 anni. Mantengono lo stesso regime fiscale o possono passare al nuovo regime forfettario.


Il regime forfetario è quello che ci interessa di più, infatti dal 2017 potranno confluirvi molti professionisti che prima ne erano stati esclusi, sia per limiti di età che per reddito.

Il limite dei ricavi per poter restare in questo regime varia a seconda dei codici Ateco, per gli infermieri il limite sarà di 30.000 euro, e verrà applicata un'aliquota sostitutiva del 15% sull'imponibile calcolata sulla base dei coefficienti di redditività stabiliti dalla finanziaria stessa (nel settore sanitario si pagherà il 15% sul 78% del reddito dichiarato)

Un'altra novità consiste nel fatto per chi apre una nuova partita Iva la Legge di Stabilità ha previsto, per i primi 5 anni di attività, una riduzione di aliquota al 5% .

A differenza dei regimi preesistenti, il regime forfettario ha una grande novità che riguarda il superamento dei limiti di reddito: questo regime infatti prevede la possibilità di superare il limite di reddito per 2 volte in 5 anni, nel senso che non ti fa uscire dal regime ma bisogna pagare un'imposta oltre soglia con aliquota 27%.

Tra i vantaggi di questo regime fiscale ricordiamo:

NO tenuta scritture contabili (SI numerazione e conservazione fatture)
NO IVA sulle fatture emesse (Iva sugli acquisti indetraibile)
NO assoggettamento a ritenuta d'acconto
NO Irap
NO studi di settore


Il problema è mantenere il controllo delle entrate e delle spese per comprendere lo stipendio che il libero professionista matura con il proprio lavoro.
Vedere le entrate lorde e destinarsi uno stipendio superiore alle possibilità solo perchè le tasse hanno scadenze trimestrali o annuali potrebbe mettervi in condizione di essere in rosso quando arrivano i pagamenti di contributi e tasse.
Usare un software è utile per avere il polso della situazione e capire come sta andando la vostra attività. (LINK) e pianificare gli investimenti futuri, che siano tecnologici o nella formazione.

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